A sostegno dell’Università per una ricerca Interdisciplinare

A colloquio con il Prof. Maurizio Talamo, Presidente di INUIT

Pubblicato sul n. 15 di MAIN News.

Incontro il Prof. Talamo al Casale, il suo laboratorio, all’interno del Campus dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dove ha concentrato le sue creature.  Prima tra queste è la Fondazione Universitaria INUIT.

ESC: perché hai scelto questo nome per una Fondazione Universitaria?

Talamo: ho necessità di partire un po’ da lontano. L’idea nasce dalla vocazione del gruppo di ricerca che ne ha promosso la costituzione.  Ci occupiamo di ricerche fortemente interdisciplinari che coinvolgono non solo gli aspetti scientifici ma anche quelli sociali e culturali in generale.  Il tema fondante però è il complesso delle competenze di frontiera sull’Information Technology e da una forte specializzazione sull’Identità Digitale. Il concetto di Identità Digitale non riguarda solo un aspetto di tipo tecnico.  Riguarda il modo in cui ciascuno di noi interagisce con un mondo in continuo cambiamento, costituendo community di individui che hanno  l’obiettivo di essere tutti  vicini gli uni agli altri.  In questa maniera si stanno modificando le forme organizzative e sta emergendo una nuova realtà sociologica. E così veniamo agli Inuit, una piccola comunità di individui che vive in Groenlandia e che ha necessità di contrastare le condizioni ambientali ostili facendosi forza gli uni con gli altri rimanendo un popolo fortemente unito che si fonda sulla solidarietà sociale.

Talamo

ESC: Quindi l’analogia è tra una popolazione che è rimasta forse un po’ indietro ma forse proprio per questo è più vicina al modello di identità digitale che la Fondazione sta studiando, un ossimoro.

E cosa fa INUIT per affrontare questi temi così complessi?

Talamo: Prima di tutto aiutiamo la nostra Università a svolgere il compito di rapportarsi all’esterno e quindi alla cosiddetta Terza Missione.  Aiutiamo ad affrontare progetti complessi e interdisciplinari nei settori dell’ICT, della Bioinformatica, e più in generale per una nuova visione della Biologia nel mondo digitale.  In questi termini viviamo all’interno dell’Orto Botanico dell’Università con cui abbiamo un rapporto proficuo di ricerca e contemporaneamente sviluppiamo relazioni con i Comitati di Quartiere che circondano il nostro Ateneo cercando di creare consenso sugli obiettivi sociali e culturali che questa Università esprime.

Sui temi della sicurezza abbiamo molti progetti in corso e molti brevetti depositati.  Stiamo parlando di sicurezza dell’individuo, nel dualismo tra privacy e security, dove questi concetti non bisogna pensarli come antitetici ma piuttosto come un sottile confine che deve essere gestito per minimizzare la quantità di informazioni da scambiarsi.

Su questi temi di ricerca ci avvaliamo di collaborazioni di alto profilo, tra le quali mi fa piacere annoverare quella con Management Innovation, per indirizzare progetti di dimensione internazionale che consentono di esprimere l’importante bagaglio di conoscenze della Fondazione INUIT.