EU ETV – Environmental Technology Verification

Pubblicato su Management Innovation Newsletter n. 19

Detersivi di origine vegetale (quanti componente sono di origine vegetale? tutto il contenuto, una parte, o il contenitore?); pale eoliche che promettono performance di gran lunga migliori rispetto alla concorrenza (in che range di condizioni operative? anche in condizioni off-shore?): sono tanti i dubbi che sorgono nella mente dei consumatori (soprattutto nelle relazioni B2B) quando un prodotto o una tecnologia pretendono di dichiarare un beneficio ambientale conseguente al loro utilizzo. I test in-house vengono percepiti come scarsamente affidabili dai consumatori per mancanza di indipendenza; recentemente il caso di una nota casa automobilistica tedesca ha fatto sorgere dubbi anche sui test standardizzati previsti dalle Istituzioni/Autorità. Davanti a un crescente scetticismo, che strumenti hanno le aziende per comunicare in maniera rigorosa le prestazioni ambientali innovative di un prodotto o di una tecnologia?

Una risposta viene dalla Commissione Europea che ha lanciato lo schema EU ETV (EU Environmental Technology Verification) uno strumento volontario per la verifica indipendente della dichiarazione (claim) che il produttore associa alla tecnologia che vuole lanciare sul mercato. Questo schema riprende l’approccio di schemi simili diffusi a livello globale (USA, Canada, Giappone, Corea del Sud etc); a livello mondiale è fermo l’obiettivo di arrivare presto a uno standard internazionale (ISO 14034) che armonizzi i vari schemi ETV attualmente attivi.

schema ETV

Con questo strumento il proponente richiede una verifica di parte terza indipendente delle prestazioni innovative dichiarate; tramite test effettuati ad hoc o attraverso lo studio dei dati risultanti da test effettuati precedentemente è possibile da parte dell’Ente di verifica attestare che il claim proposto sia veritiero, e preparare un documento tecnico che descriva non solo la prestazione ma anche le metodologie usate e le condizioni a contorno. Un claim basato su solide basi tecniche e metodologiche ha un’importanza fondamentale in alcuni contesti: cercare investitori che finanzino lo scale-up industriale della tecnologia (molto utile alle start-up); raccogliere il consenso di istituzioni e stakeholders; mostrare al mercato i benefici dell’utilizzo di una tecnologia nota in settori non ancora esplorati. Inoltre EU ETV è uno strumento a supporto delle PMI, che potrebbero superare le barriere d’accesso a mercati specifici come quello delle tecnologie ambientali, facendo valere le prestazioni della tecnologia più che le dimensioni dei budget per attività di marketing.

Certiquality, primo ente accreditato in Italia per effettuare verifiche EU ETV sul territorio europeo, ha terminato la prima verifica ETV: è stato verificato e validato l’elevato grado di biodegradazione in ambiente marino raggiunto da una nuova bioplastica prodotta da Novamont.

La dichiarazione di verifica descrive questa performance ambientale innovativa e le relative modalità di conduzione dei test che avallano il claim; Novamont potrà utilizzarla nelle relazioni B2B per esplorare nuovi mercati, ad esempio quello della pesca sportiva e commerciale, l’acquacoltura, etc., in un contesto nel quale i rifiuti plastici nei mari e negli oceani, e i conseguenti danni ambientali, sono sotto la lente di giudizio dell’opinione pubblica.

In una recente proposta presentata alla Commissione Europea, Green Energy Storage ha adottato la metodologia di Certiquality per verificare il rispetto dell’ambiente delle batterie organiche a flusso che sta realizzando.

Ficarrazzo