L’impegno di Enel Foundation 
per la crescita della conoscenza

A colloquio con il Direttore Dr. Alessandro Costa

Pubblicato sul n. 15 di MAIN News.

 

Alessandro Costa è il direttore della Fondazione Centro Studi Enel, un’istituzione no-profit interamente supportata dal Gruppo Enel, dedita alla ricerca nei campi dell’energia, della socioeconomia, dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione. Costa, 44 anni, dottore di ricerca in scienze ambientali, può vantare una lunga esperienza in materia di sviluppo sostenibile e di energia, maturata anche attraverso 8 anni trascorsi in Cina, come esperto presso il Programma di Cooperazione Sino-italiano per la Protezione Ambientale  e successivamente come condirettore dello Europe-China Clean Energy Centre (EC2), promosso dalla Commissione Europea e dalla National Energy Administration cinese. È alla guida della Fondazione sin dai suoi inizi, nel 2012, dopo averne curato la costituzione.

Copia di Alessandro Costa

ESC: Buongiorno, direttore. La Fondazione rappresenta una realtà emergente nel mondo della ricerca, siamo curiosi di saperne un po’ di più.

Costa: Buongiorno a lei. La Fondazione Centro Studi Enel si occupa di studiare, assieme alle principali università internazionali, temi che vanno dalla regolazione dei mercati elettrici all’efficienza energetica, dalla relazione tra processi energetici e risorse naturali allo studio comparato dei sistemi urbani, dall’economia dello sviluppo all’accesso all’energia, dalla CSR all’evoluzione organizzativa delle grandi imprese.

Sono circa 60 le collaborazioni attivate in poco più di 2 anni di attività. Solo per citarne alcune, siamo impegnati al fianco dell’Università di Harvard sul tema delle politiche internazionali del clima e con il MIT per lo studio delle tecnologie a basso costo per l’accesso universale all’energia. Altro tema su cui stiamo consolidando attività di rilievo è quello dello sviluppo urbano sostenibile, sul quale abbiamo avviato progetti di ricerca insieme all’EURICUR (European Institute for Comparative Urban Research), all’Università di Toronto, al Politecnico di Milano e all’UN-Habitat. Siamo inoltre tra i partner del progetto europeo CIVIS per lo studio di servizi innovativi che colleghino, integrandole, le reti energetiche urbane, con le reti ICT e i social network.

Insieme all’Energy & Strategy Group (ESG) del Politecnico di Milano abbiamo elaborato un rapporto su  “Stato e Prospettive dell’Efficienza Energetica in Italia” e, in materia di CSR, abbiamo recentemente presentato i risultati della ricerca “New Business Models. Shared value in the 21st century”, sviluppata in collaborazione con la Intelligence Unit della rivista inglese The Economist.

ESC: Il futuro dell’energia dipenderà dalla volontà dei decisori di oggi e di domani. è per questo che siete impegnati anche in attività di formazione?

Costa: Certamente, le voglio fare alcuni esempi di grande attualità nella vita della Fondazione.

Il workshop sulla gestione dell’energia e sulle politiche ambientali, da noi organizzato insieme all’Harvard Environmental Economics Program (HEEP), è giunto alla seconda edizione e ha visto la partecipazione di 25 alti rappresentanti governativi provenienti dai 40 Paesi in cui il Gruppo Enel è presente.

Siamo arrivati anche alla seconda edizione del corso di formazione sull’evoluzione del sistema energetico mediterraneo, indirizzato a una ventina di funzionari pubblici del settore dell’energia provenienti da Paesi del Mediterraneo non appartenenti all’UE.  Il corso è stato organizzato dalla Fondazione Centro Studi Enel in collaborazione con la Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’Observatoire Méditerranéen de l’Energie (OME), la Renewable Energy Solutions for the Mediterranean (RES4MED) e la Venice International University (VIU).

Inoltre, al fianco del METID del Politecnico di Milano, stiamo sviluppando una piattaforma web da utilizzare per un’ esperienza pilota di e-learning rivolta sempre a funzionari pubblici dell’America Latina.

Naturalmente, però, per cercare di incidere sul futuro pensiamo anche ai giovani e alle migliori energie del mondo della ricerca.

ESC: Cioè, in che modo supportate i giovani ricercatori?

Costa: Con la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) abbiamo promosso il programma “Energie per la Ricerca”, che ha permesso a venti giovani ricercatori provenienti dalle università italiane di ricevere una borsa di circa 1 anno a sostegno delle loro attività di ricerca sull’energia. I vincitori hanno avuto la possibilità di portare avanti i loro progetti anche grazie al supporto offerto dai ricercatori della Fondazione e dagli Esperti del Gruppo Enel.

ESC: Tanti gli obiettivi raggiunti e grandi margini di crescita insomma…

Costa:  Sì, tante attività in corso d’opera e molto da comunicare. Attraverso l’organizzazione di conferenze e seminari e attraverso una gamma articolata di pubblicazioni. Per avere una panoramica più esaustiva delle nostre attività e dei risultati della ricerca, la invito a visitare il sito www.enelfoundation.org.

Il nostro obiettivo è quello di far diventare la Fondazione un vero e proprio punto di riferimento per dare più peso e voce alla ricerca e moltiplicare, contestualmente, le sinergie tra impresa, mondo della ricerca e attori istituzionali.