Stiamo assistendo adesso ad un momento storico straordinario per l’esplorazione spaziale e le Space Economies. La realtà della space economy è quella di un mercato molto dinamico che nel giro di uno-due anni può raggiungere straordinari risultati, in quella che è un’economia che può valere miliardi in meno di una decade (prospettati $63,2 mld per il 2023). In questo contesto l’idea della Sidereus Space Dynamics (Sidereus in breve) è quella di sviluppare sistemi di trasporto a basso costo (IoBs, Interorbital Buses) per piccoli satelliti (small sats) per abbattere i costi del raggiungimento dello spazio profondo.
Il nome della deriva dal trattato astronomico di Galileo Galilei dei 1610, il Sidereus Nuncius, che letteralmente significa “messaggero celeste”. Il mercato attuale degli small satellites è oggi il motore delle space economies, motore a sua volta spinto dalle innovazioni che nell’ultima decade hanno coinvolto diversi mercati. Dalla riduzione dei costi di lancio di un ordine di grandezza, alla miniaturizzazione elettronica (ex. il CCD è stato sviluppato solo nel 1999) e dei costi di costruzione dei compositi (ex. fibra di carbonio / lega litio-alluminio, stampa 3D) sta portando alla graduale sostituzione dei grandi satelliti in favore di piccoli, economici, numerosi small sats, con le stesse funzionalità. Il costo del trasporto, pur ridotto per l’orbita bassa rimane decisamente consistente, inoltre le orbite alte come l’orbita geostazionaria (GEO, fondamentale per comunicazioni e Earth observation) e l’orbita di fuga (verso Luna, punti di Lagrange e oltre) rimangono incredibilmente costose da raggiungere. Le uniche compagnie ad operare queste traiettorie sono SpaceX, United Launch Alliance, Ariane.
Il loro main focus sono però grandi satelliti, non gli small sats, che oltre a possibilità rare di lancio devono pagare $150k/kg per l’orbita GEO e $1,2M/kg per la Luna. Se comparati con l’orbita bassa (LEO) che ha un costo di $10k/kg si evince come sia necessario un sistema di trasporto verso lo spazio profondo. Se si riuscisse a ridurre i costi di accesso verso l’orbita alta si potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel trasporto, creando nuovi mercati oltre al network relays, commu-nications, earth obser-vations, IoT e M2M communications, private internets e crypto security. Ad esempio due grandi mercati prospettati per la prossima decade sono, il sample return e il lunar mining. Per far ciò una delle proposte della Sidereus è realizzare cubesats in grado di trasportare piccoli satelliti verso la GEO o oltre, dall’orbita bassa dove lasciati da lanciatori più grandi, entro due anni. Nonostante l’ambiziosità del progetto, la fattibilità è tutt’altro che remota, i cubesat non richiedono elettronica particolare, possono essere progettati e lanciati in meno di un anno, e la semplicità l’ha dimostrata il lancio nel 2013 di uno realizzato da una scuola elementare. E allora, con il riconoscimento ed i premi offerti dall’agenzia spaziale Europea e la camera di commercio di Huntsville, Alabama, l’aiuto dall’incubatore statunitense I2C, uno spazio ufficio alla University of Alabama Huntsville e l’entusiasmo per il progetto, dal 27 gennaio in poi prenderà piede questa avventura, dalla ricerca di investitori per cui si lavora sin da ora, alla realizza-zione pratica del progetto.
Ecco allora che torna utile il motto della abbiamo voluto per questa nuova avventura:
«audentes fortuna iuvat» (Latino:“La fortuna aiuta gli audaci”).
Per ulteriori info si può visitare il sito internet realizzato a tempo di record: www.sidereus.space.
O si può scrivere all’email info@sidereus.space.
LA GALASSIA MAIN CONQUISTA LO SPAZIO!
Mattia Barbarossa è un ragazzo davvero straordinario con idee straordinarie.
Il Comitato Investimenti MAIN, nella riunione dello scorso 19 dicembre, ha deciso con entusiasmo di sostenere la sua idea di essere il più giovane imprenditore aerospaziale del mondo. Il 27 gennaio prossimo, infatti, Mattia compirà 18 anni e in quel giorno sarà costituita Sidereus Space Dynamics, una Srl con capitale misto MAIN – Mattia Barbarossa che ha l’obiettivo di essere attivi nel settore della
Space Economy con il progetto Sidereus. Ne vedremo delle belle!