Da quando la legge sulle startup innovative è stata varata nel 2012 sostengo da un lato l’urgenza di un profondo cambiamento delle politiche a sostegno delle startup e nel contempo la necessità di continuare a sostenere con forza il fatto che le startup sono una componente fondamentale della nostra economia: esse si possono criticare, si può criticare anche il sistema nel suo complesso, si può anche scivolare nell’ironia, ma non si può pensare, nemmeno per scherzo, che le startup non siano importanti. Vanno bene le critiche ma che siano costruttive e possibilmente anche propositive, non vanno bene le critiche che sfociano nel ridicolizzare le startup e farle sembrare un fenomeno passeggero, folkloristico, che è inutile supportare con decisione. Il concetto, la filosofia, il paradigma delle startup è il fattore chiave, lo hanno capito le più evolute economie del Pianeta ed è giusto e doveroso che lo capisca anche l’Italia.
Chi critica le startup in modo distruttivo è chi ha paura del cambiamento, chi ha paura del futuro, chi ha paura di perdere diritti acquisiti, rendite di posizione, potere. Critica le startup in modo distruttivo chi desidera tenere il nostro Paese nella palude della mediocrità e della marginalità periferica. Bene fa chi invece critica le startup e il loro ecosistema sapendo che è urgente uscire dall’impasse attuale e trovare una strada affinché anche in Italia si possa veramente fare impresa di nuova generazione in modo strutturato, che non vuol dire solo fare cose nuove ma soprattutto farle in modo nuovo. Bene fa quindi chi critica in modo costruttivo e partecipa direttamente e indirettamente alla costruzione di un ecosistema che deve essere sempre più forte e sano e che deve crescere anche in termini di dotazione finanziaria, la quale porterà beneficio non solo alle singole startup, ma anche a tutti gli attori dell’ecosistema, compresi incubatori, acceleratori, aziende e anche realtà come la nostra di Startupbusiness.
Plaudo quindi all’iniziativa presa da Management Innovation di dotarsi di una propria capacità finanziaria, acquisita in modo sano attraverso una campagna di crowdfunding, con la quale svilupperà iniziative imprenditoriali innovative.
Grazie ad attori come questi si potrà uscire dalla mediocrità.