Visita al Tempio

Cambridge (MA), 23 Maggio 2014.
Chiunque si occupi di tecnologia e di innovazione sa che il Tempio, per definizione, è l’MIT Media Lab. Basta andare al 75 Amherst St
Cambridge, MA, entrare e visitare. Tutto è completamente aperto, trasparente. Centinaia di persone che lavorano, discutono, producono, in una serie quasi infinita di laboratori aperti solo suddivisi da pareti di vetro. Al piano terra mi accoglie una mostra sul progetto in architettura ancora in allestimento. Si sale con uno spettacolare ascensore trasparente che scorre silenzioso nel grande atrio di ingresso e in ogni piano sono indicati laboratori di tutti i tipi: Affective Computing, Biomechatronics, Camera Culture, Changing Places, Civic Media, Cognitive Machines, Design Fictions, Fluid Interfaces, High-Low Tech, Human, Dynamics, Information Ecology, Lifelong Kindergarten, Macro Connections, Mediated Matter, Molecular Machines, Object-Based Media, Opera of the Future, Personal Robots, Payful Systens, Responsive Environments, Social Computing, Software Agents, Speech + Mobility, Synthetic Neorobiology, Tangible Media, Viral Spaces. Centinaia, migliaia di brevetti all’anno vengono prodotti da questa struttura e invadono il mondo attraverso catene produttive e di trasferimento tecnologico che includono queste invenzioni in tutte le apparecchiature domestiche, d’ufficio, cittadine che utilizziamo ogni giorno. Ho voluto documentare l’incontro e la visita al Media Lab con un reportage fotografico che illustra la straordinaria effervescenza di questa struttura.

Il reportage completo si trova sulla pagina Facebook di Management Innovation